Servizi per le industrie e gli artigiani: Insonorizzazione di impianti artigianali e industriali
Il titolare dell’attività, oltre a dover rispettare i limiti amministrativi, cioè i limiti prescritti dal DPCM 14/11/97, nei confronti della pubblica amministrazione, deve anche rispettare il limite più restrittivo che è quello previsto dall’art. 844 del codice civile.
E’ frequente che la rumorosità causata da lavorazioni artigianali o da impianti industriali disturbi un’abitazione al punto da renderla invivibile. Di solito l’attività produttiva – e quindi il rumore – è soltanto di giorno, ma se l’attività è anche notturna, il disturbo percepito è maggiore perché di notte si vuole dormire e, per giunta, la sensazione soggettiva del rumore è maggiore perché il rumore di fondo rispetto al giorno è più basso.
Spesso le persone sono disturbate non tanto dal rumore prodotto direttamente dall’attività dei lavoratori, ma dalla rumorosità emessa dagli impianti: moto-ventilanti e compressori di gruppi di condizionamento, aspirazione dell’aria per “sollevamento polveri”, ventilazione, pompe, magli, presse, cesoie, trapani, macchine della lavorazione del legno, telai per tessili, ecc..
Se il laboratorio artigianale o il capannone industriale non sono collegati strutturalmente all’edificio disturbato i rumori si trasmettono per “via d’aria”, con disturbo maggiore a finestra aperta. Se invece le strutture murarie del laboratorio e del capannone sono collegate all’edificio, la trasmissione del rumore può essere sia per “via d’aria”, sia “per via solida” o “per via strutturale”, cioè come vibrazioni attraverso le strutture murarie, e in quest’ultimo caso il rumore si sente di più a finestra chiusa.
Per eliminare il disturbo causato dalla rumorosità degli impianti, a seconda dei livelli della rumorosità rilevata all’interno dell’abitazione disturbata, si può intervenire con gli accorgimenti acustici adeguati, come ad esempio: barriere antirumore, giunti elastici alle tubazioni, supporti antivibranti alla base degli impianti, realizzando delle “cofanature” acustiche direttamente sugli impianti, insonorizzatori a setti sull’aspirazione e sulla mandata degli impianti di ventilazione, ecc.