Servizi agli amministratori di condominio: Misura delle vibrazioni
Alcune volte all’amministratore i condomini dei piani bassi richiedono di ridurre le vibrazioni delle pompe di circolazione dei caloriferi oppure i condomini dell’ultimo piano richiedono di ridurre le vibrazioni del torrino d’estrazione dai bagni ciechi.
Le vibrazioni si misurano come “accelerazione” del movimento vibratorio del pavimento o delle pareti dell’abitazione in esame.
L’accelerometro è l’apparecchio adatto a misurare le vibrazioni, così come il microfono è l’apparecchio adatto a misurare il rumore.
L’accelerazione vibratoria, misurata dall’accelerometro, viene “ponderata in frequenza” per seguire la sensibilità umana alle diverse frequenze (espresse in Hz) delle vibrazioni.
I valori massimi di accettabilità dell’accelerazione “ponderata” sono fissati dalla norma UNI 9614. I valori massimi sono maggiori di giorno e minori di notte.
Un’altra norma, la UNI 9916, riporta i valori massimi delle vibrazioni per non provocare danni alle strutture murarie degli edifici, ma non sembra verosimile che essa possa essere applicata alle vibrazioni prodotte da impianti condominiali.
Di regola il disturbo causato dalle vibrazioni è accompagnato dal simultaneo disturbo del rumore e quest’ultimo è più facile da misurare ed è anche più significativo dal punto di vista giudiziario perché, come già detto, il limite della tollerabilità per il rumore è ben definito, mentre per le vibrazioni esistono soltanto i limiti indicati dalla norma UNI 9614 che però sono abbastanza blandi.